Immagineresti mai che una caduta possa essere la causa dell’insorgenza di altre patologie?
Sapevi che può influenzare il benessere psicologico oltre che fisico? La sola insicurezza legata alla paura di cadere limita notevolmente le normali attività di vita quotidiana.
Ebbene sì, tutti gli studi scientifici concordano nell’affermare che la caduta nell’anziano sia tra i problemi clinici più seri e, dal momento che la popolazione italiana è sempre più longeva, la prevenzione di questi incidente è diventata una priorità sanitaria.
Eppure, spesso, viene presa sotto gamba.
“Sono inciampato, che sarà mai!”
“sono sempre distratto e ho la testa tra le nuvole, non ho visto il gradino”
“sono caduto alzandomi dal letto, mi sto proprio rincitrullendo, che brutto invecchiare!”
“A volte mi sento barcollare come quando alzavo un po’ il gomito da giovane”
Sicuramente non tutte le cadute sono sintomo di qualcosa e non vanno MAI sottovalutate!
Continuando a leggere scoprirai:
- Quante cause e conseguenze possono nascondersi dietro una caduta.
- Tanti semplici suggerimenti che potrai adottare e/o consigliare da subito per ridurne il più possibile il rischio.
Chi rientra nella categoria “anziano”
A che età una persona è definita “anziana” in questi studi? Le persone dai 65 anni in su.
Anche se tu fossi un sessantacinquenne super atletico e pensassi che questo articolo non ti serva, non fermarti! Potresti scoprire come prevenire i rischi di cadute future o come avere un occhio di riguardo per le persone che ami.
La frequenza delle cadute nel mondo e in Italia
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms):
- Nel mondo 4 persone su 10, dai 65 anni in su cade ogni anno. 5 persone su 10 tra gli ultra 70enni.
- In Italia 3 persone su 10 dai 65 anni in su cade nell’arco di 12 mesi. Di questi, 40% cade più di una volta.
- Il 60% delle cadute avvengono in casa.
La realtà ci fa capire che i dati sono molto più elevati di quanto si possa immaginare, e la prevenzione delle cadute nell’anziano abbia un grande impatto sociale.
Inoltre:
- La frequenza aumenta con l’aumentare dell’età e della fragilità.
- Cadono più spesso le donne anziane rispetto ai coetanei maschi, anche se la mortalità risulta più elevata negli uomini.
I risvolti psicologici di una caduta: una storia verosimile
“Ciao a tutti, mi chiamo Luigi e sono un 73enne con lo spirito di Peter Pan. La mia nuova professione è quella di nonno, oltre che di bravo marito. Sono un esperto in faccende domestiche e spese.
Due settimane fa stavo andando a prendere il mio nipotino e sono inciampato sul marciapiedi. Ho fatto un volo!
Oggi non mi frega più eh, il gradino dico! Faccio molta attenzione. Però ho iniziato a prendere l’ascensore più spesso, così evito di fare le scale o inciampare, ma soprattutto perché il ginocchio ha iniziato a lamentarsi dopo la caduta, tanto che cammino un po’ di meno e faccio anche più fatica.
Ma… Non posso permettermi di farmi male ancora o lamentarmi! Poi come si fa con i nipotini? O ad aiutare mia moglie? Non posso mica dipendere dai miei figli, non voglio disturbare anche loro, hanno le loro vite! Farò più attenzione.”
La paura di cadere porta con sé preoccupazione ed insicurezza!
Le cadute minacciano l’indipendenza e l’autostima, soprattutto se recidivano, e minano la fiducia nell’uscire di casa accelerando la comparsa di:
- declino delle proprie funzioni
- Depressione
- Isolamento sociale
Spesso capita che non si abbia voglia di raccontarlo, in particolare ai familiari e al medico di base, per vergogna o per paura di essere limitati nelle attività.
In realtà è il primo passo da fare.
I risvolti fisici di una caduta

La principale conseguenza fisica di una caduta accidentale è una riduzione delle attività della vita quotidiana e quindi del MOVIMENTO.
Premetto che l’avanzare dell’età, oltre alla saggezza, porta con sé altri aspetti meno simpatici legati ai normali cambiamenti fisiologici:
- Riduzione dei riflessi protettivi: hai presente quando prendi una storta per una buca, ma riesci a riprendere l’equilibrio senza neanche sapere come? E’ un riflesso che non controlli volontariamente.
- Riduzione della coordinazione.
- Comparsa di debolezza muscolare determinata per lo più da altre patologie e dal non muoversi a sufficienza.
- Alterazioni dell’equilibrio, ad esempio: necessità di un appoggio durante il cammino o sulle scale, stare con le gambe larghe se si è in piedi, sbandamenti durante il cammino.
- Rigidità e limitazione dei movimenti: ti senti rigido o senti che non riesci a muoverti come in passato? Potrebbe essere a causa principalmente dell’artrosi, clicca qui per approfondire.
- Alterazione della qualità del cammino: strisci i piedi a terra? Il tuo passo è più corto o cammini più lentamente? Ti senti tutto piegato in avanti?
- Osteopenia (l’osso diventa più sottile e meno robusto), sarcopenia (il muscolo perde parte della massa e della forza), osteoporosi (l’osso diventa più fragile e maggiormente a rischio di frattura).
Clicca qui per approfondire l’osteoporosi.
- Aumento del tempo di guarigione dei tessuti (pensa ad una frattura o una ferita ad esempio).
- Riduzione della vista o dell’udito.
- Altre patologie concomitanti a seconda della persona
Muoversi meno peggiora questi aspetti e aumenta il rischio di caduta.
In altre parole, è più difficile adottare strategie veloci per prevenire le cadute, e se si cade c’è un rischio maggiore di creare danni:
- Il 30-50% delle cadute negli anziani si traduce in lesioni lievi come lividi, abrasioni e lacerazioni.
- Circa il 10% di tutte le cadute causa lesioni gravi, tra cui fratture e traumi cranici con possibili emorragie.
Hai visto quante informazioni in più sai adesso riguardo ad una “semplice” caduta?
Quindi, si possono prevenire le cadute nei soggetti anziani? SÌ. Il primo passo è la conoscenza!
Più sei esperto di un argomento più sei in grado di gestire la situazione evitando che paura ed ansia annebbino il tuo cervello. Quindi, indaghiamo le cause!
Tra un attimo arriveremo a parlare dei consigli pratici attuabili da subito.
Le cause più frequenti

- Accidentale o connessa a pericoli presenti nell’ambiente esterno o domestico.
- Disturbo del cammino o la riduzione della forza e del tono muscolare.
- Capogiri e vertigini: quando senti girare la testa, o senti il mondo che gira intorno a te.
- Collasso: quando è presente un cedimento improvviso delle gambe senza aver avuto capogiri o uno svenimento.
- Confusione.
- Ipotensione ortostatica: hai presente quando ti alzi in piedi o dal letto alla svelta e ti gira la testa? C’è un cambiamento veloce della posizione del tuo corpo e il tuo sistema fa fatica a regolare la pressione.
- Disturbo visivo: se non vedi bene potresti inciampare in un ostacolo ad esempio.
- Sincope: quando perdi la coscienza ma non te ne rendi conto, se non quando ti risvegli.
- Altre cause specificate come malattie neurologiche, malattie dell’apparato cardio circolatorio, respiratorio o muscolo-scheletriche, l’assunzione di molti farmaci.
- Cause sconosciute
Cosa può aumentare il rischio di cadere?
Socio-demografici | età avanzata sesso femminile mancanza del coniuge |
Condizione funzionale | alterazioni della marcia problemi di mobilità alterazioni dell’equilibrio debolezza muscolare deficit della vista limitazioni funzionali nelle attività di vita quotidiano |
Stato mentale | deterioramento cognitivo depressione |
Malattie | osteoartrite, Parkinson, ictus, diabete, incontinenza urinaria, vertigini, ipotensione ortostatica. |
Farmaci | politerapia, psicofarmaci |
Storia di cadute | Sono già avvenute diverse cadute in passato? |
Eccesso di attività fisica | Problemi legati al sovrallenamento |
Più sono i fattori di rischio, maggiore sarà la probabilità di una caduta.
Consigli Pratici: cosa puoi fare in ambiente domestico ed esterno

Oh finalmente qualcosa di più concreto! Anche se ti posso assicurare che le conoscenze acquisite fin qui ti aiuteranno a capire il perché di certe strategie.
Cosa puoi fare fin da subito? Magari tanti accorgimenti già li segui, prova a dare un’occhiata agli altri.
I 7 più importanti:
- 1. Alzati gradualmente e lentamente dal letto, dalla sedia o dal divano: alzarti velocemente potrebbe causare capogiri.
- 2. Ricordati di andare in bagno prima di andare a letto: ridurrai la possibilità di svegliarti nel cuore della notte. Se capita, ricordati le prime regole: alzati lentamente, indossa le calzature, metti gli occhiali, usa gli ausili per deambulare e accendi le luci!
- 3. Utilizza sempre scarpe sicure, possibilmente chiuse dietro e con una suola non scivolosa, e abbigliamento comodo, che non strisci per terra.
- 4. Indossa sempre gli occhiali se avessi problemi di vista e apparecchi acustici, controllando sempre il corretto funzionamento.
- 5. Utilizza sempre e in maniera corretta gli ausili come il bastone, il deambulatore o la sedia a rotelle ad esempio per camminare: non importa che tu debba percorrere 100 metri o un metro, muoviti sempre in sicurezza.
- 6. Se usi la carrozzina, predisponila il più vicino possibile e frenala
- 7. Utilizza sempre e in maniera corretta gli ausili come il bastone, il deambulatore o la sedia a rotelle ad esempio per camminare: non importa che tu debba percorrere 100 metri o un metro, muoviti sempre in sicurezza.
In ambiente domestico

- Riponi gli ausili o oggetti indispensabili vicini a te: non devi avere difficoltà nel raggiungerli.
- Non sederti su sedie, divani o wc troppo bassi: più è bassa la seduta più farai fatica ad alzarti. Per le sedie e i divani puoi usare dei cuscini sotto il sedere, mentre per il wc esistono degli alza water, reperibili nei negozi ortopedici. Qualora fossi in ambienti esterni, appoggiati a qualcosa di stabile o non esitare a chiedere aiuto in caso di bisogno, non c’è nulla di male.
- Fai attenzione o evita i gradini troppo alti o stretti senza il corrimano
- Evita tappeti, fili volanti, mobili o ferma porte: eliminali o riposizionali perchè possono essere un ostacolo.
- Fai attenzione ai pavimenti bagnati o scivolosi: avverti sempre chi è in casa se un pavimento è bagnato o lascia un indizio visibile che lo avvisi. Usa con parsimonia prodotti come le cere. In ambienti esterni osserva con attenzione i pavimenti.
- Fai la doccia in sicurezza: puoi usare dei seggiolini o dei tappetini antiscivolo.
- Evita di salire su scale o oggetti instabili: quante volte, parlo per le casalinghe, vi arrampicate come dei funamboli per pulire i meandri più nascosti e scovare il granellino di polvere?
- Evita di avere appoggi precari: ad esempio un oggetto con le rotelle.
- Ricordati di andare in bagno con regolarità: evita di trattenerla e di arrivare al limite, così non dovrai alzarti velocemente o correre per andare verso il bagno. Se per svariate ragioni non hai un buon controllo, cerca di andare in bagno più volte in sicurezza.
- In bagno crea punti di appoggio come maniglioni o sedie adattate
E fuori casa?

- Fai attenzione o evita terreni dissestati quando sei all’aperto: poni sempre attenzione alla presenza di ostacoli, gradini o marciapiedi troppo alti. Fai attenzione alle buche, o ai terreni erbosi che possono nascondere avvallamenti o essere scivolosi.
- Fai attenzione ai luoghi troppo affollati: le persone vanno di fretta, guardano il telefono, sono distratte, la possibilità di scontrarsi o di essere colpiti è alta.
- Usa sempre gli ausili per camminare se ti servono.
Non ti scordare di quanto hai già appreso nei consigli casalinghi.
Strategie per prevenire le cause dipendenti dall’età.

Favorire il movimento in tutte le sue forme, da seduto, da sdraiato, in piedi o camminando dentro e fuori casa!
È importante non stare fermi a lungo e mantenersi attivi.
Le modalità dipendono dallo stato di salute e dalle autonomie di ciascuno ma, indifferentemente da ciò, c’è sempre una possibilità per farlo.
Per questa ragione, nonostante tutti i consigli, è importante affidarsi a professionisti che ti aiutino a capire come e quanto!
Si può iniziare dalle attività di vita quotidiana:
- Alzarsi e sedersi.
- Alzarsi dal letto.
- Camminare in sicurezza.
- Salire e scendere le scale.
Si possono associare esercizi per ridurre, migliorare e prevenire:
- La debolezza muscolare e la perdita di tono.
- La rigidità e le limitazioni di movimento.
- L’osteopenia, la sarcopenia e l’osteoporosi.
- La qualità del cammino.
- L’equilibrio, i riflessi e la coordinazione.
Lo so che ci vuole voglia e tanta costanza, ma ora sai quali sono tutti i benefici associati al movimento.
Sono sicura che valuterai diversamente la proposta di fare una passeggiata o alzarti una volta in più dalla sedia da oggi in poi.
Fai visite di controllo periodiche per monitorare vista, udito, problematiche legate alla pressione, alle vertigini o alle altre patologie.
Affidati a professionisti per valutare gli ausili giusti per te e come utilizzarli nel modo corretto.
Se sei arrivato fino qui avrai un bel bagaglio di consigli da provare subito!
RIASSUMENDO
- Una caduta non va mai sottovalutata.
- Oltre a conseguenze fisiche (lividi, contusioni, o fratture nei casi più gravi), porta con sé risvolti psicologici tanto importanti da limitare l’autonomia della persona. Tra i più temibili ci sono la paura di cadere, l’insicurezza e la sfiducia nell’uscire di casa.
- La riduzione di movimento che ne deriva potrebbe peggiorare molti aspetti fisici legati all’età come la perdita di forza e tono muscolare, il peggioramento dell’equilibrio, dei riflessi e del cammino.
- Fin da subito puoi adottare strategie per ridurre il rischio di caduta sia in ambiente domestico che esterno.
- Mantieniti il più possibile attivo e in movimento a seconda del tuo stato di salute e ricorda di fare sempre le visite di controllo specialistiche.
Dai un’occhiata a queste due utili infografiche:
https://aifi.net/wp-content/uploads/2020/05/gis_FTGERA4_a.pdf
https://aifi.net/wp-content/uploads/2020/05/gisFTGER_A4_b.jpg
Riferimenti
https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/cadute
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=dossier&p=dadossier&id=29
https://www.epicentro.iss.it/incidenti-domestici/rischi-cadute-anziani
https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1639_allegato.pdf
https://www.geriatric.theclinics.com/article/S0749-0690(19)30009-6/fulltext

Alessia Cardelli
Fisioterapista
Fisioterapista dal Novembre 2016. In continuo aggiornamento e formazione nell’ambito delle disfunzioni di movimento, della scienza del dolore e dell’Idrokinesiterapia, mentre è in corso d’opera la scuola in Strain-conterstrain tecnica Jones.
Ad oggi sono un libero professionista e mi dedico a persone di ogni età con le patologie più disparate. Lavoro in ambito domiciliare, ambulatoriale e all’interno di un centro sportivo.
Fin da subito ho deciso di investire tanta energia sulla crescita personale, non soltanto dal punto di vista professionale ma anche umano. Infatti al lavoro e alla formazione, ho alternato lunghi periodi di viaggi di volontariato sulle Ande boliviane e peruviane.
La mia missione è creare un rapporto di fiducia e collaborazione con le persone al fine di lavorare INSIEME alla risoluzione del loro problema.