Infiammazione. È senz’altro sul podio dei termini più usati ed abusati in assoluto, anche dai professionisti sanitari.

Qualunque problema di tipo fisico, qualunque dolore, viene sempre imputato un po’ all’infiammazione…

“…si deve sfiammare, poi starai meglio.”
“.. dopo quel movimento falso ti si è infiammata la spalla…”
“…mi fa male il ginocchio perché è infiammato.”

Sono solo alcune delle centinaia di esempi che si potrebbero fare utilizzando questa parola.

L’infiammazione sembra essere la causa di tutti i mali anche perché sicuramente è qualcosa di dannoso per noi e dobbiamo cercare di evitarla a tutti i costi…

…sarà davvero così?

Partiamo proprio dalla base: l’infiammazione è un problema?

La risposta non è così scontata, in questo articolo comprenderai cos’è l’infiammazione, quali sono le sue cause e come gestirla.

Cos’è l’Infiammazione?

Partiamo definendo una volta per tutte che l’infiammazione non è qualcosa di nocivo bensì un meccanismo naturale di difesa, attuato dal nostro corpo stesso.

Viene visto negativamente perché porta con sè dei sintomi quantomeno fastidiosi se non addirittura dolorosi.

L’infiammazione è la risposta protettiva del nostro corpo verso qualcosa di nocivo.

Vorrei porre l’attenzione su “qualcosa”: qualunque fattore possa nuocere al nostro corpo in qualche modo (e ce ne sono parecchie di cose in giro).

Pungersi con una scheggia, ustionarsi la pelle, tagliarsi, sono alcune delle cause più comuni che attivano un’infiammazione nel nostro corpo, ne vedremo altre più avanti.

E’ probabile che durante la giornata avvengano più volte senza accorgercene dei piccoli processi infiammatori nel nostro corpo, per proteggerci da qualcosa di estraneo.

L’infiammazione può suddividersi per durata e per estensione:

  • Durata: può essere acuta e durare pochi giorni oppure cronica e persistere per molto più tempo.
  • Estensione: l’infiammazione può essere locale, quindi colpire una zona più o meno circoscritta del corpo, oppure sistemica ed essere presente ovunque.

Meccanismo

Rilevando un agente “estraneo” (oggetto, tossina, batterio), il nostro sistema immunitario agisce immediatamente per la rimozione dello stesso. Dal sistema circolatorio entrano in azione i nostri globuli bianchi che attaccano la minaccia, qualunque essa sia.

L’infiammazione è fondamentale per la sopravvivenza del nostro organismo e , come detto, ha una funzione protettiva. Durante lo svolgimento del suo prezioso compito vi sono alcuni “effetti collaterali” che ci permettono di capire che il processo infiammatorio è in corso.

Questi effetti collaterali spesso sono spiacevoli ma è necessario che lo siano proprio al fine di proteggere l’area e lasciar che l’infiammazione svolga la sua benefica azione.

Dopotutto, chi vuole utilizzare una parte del corpo che fa male, che è gonfia, rossa, calda?

Non entrerò nei dettagli del meccanismo biologico, per chi vuole approfondire può guardare questo breve video molto ben fatto.

Il “prezzo” da pagare per l’azione fondamentale del nostro sistema immunitario è dato da questi sintomi:

  • Calore
  • Rossore
  • Gonfiore
  • Diminuzione o perdita della funzionalità
  • Dolore

Calore, rossore e gonfiore sono dati principalmente da un notevole aumento dell’afflusso sanguigno, proprio per immettere più globuli bianchi in difesa e riparazione della lesione. A volte localmente la pelle può essere umida e sudata. Pensa alla puntura di una vespa ad esempio.

Hai rotto un menisco? Ti sei preso una brutta distorsione di caviglia? Per perdita della funzionalità s’intende che non riuscirai ad usare molto quella zona lesa.

Il dolore è invece una conseguenza, anch’essa protettiva, che ci vuole in un certo senso far stare attenti alla zona infiammata, in modo tale da tenerla con cautela finché non sarà finito il processo riparativo.

Quando possiamo parlare di dolore infiammatorio?

Non tutti i dolori sono dati da infiammazione, ed il dolore infiammatorio ha alcune caratteristiche peculiari:

  • Dolore notturno e dolore anche a riposo in mancanza di movimento: quando proprio non trovi la posizione per ridurre il dolore anche da fermo, oppure quel fastidio che ti sveglia e continua a non farti dormire finché non prendi qualcosa. Questa è una caratterista fondamentale del dolore da infiammazione.
  • Dolore appena svegli: spesso l’alzata mattutina è uno dei momenti peggiori della giornata? È probabile che il tuo dolore abbia anche una componente infiammatoria.
  • Dolore che diminuisce assumendo farmaci antinfiammatori.

Oltre a queste tre caratteristiche, provare dolore insieme a quelle descritte prima (calore, rossore, gonfiore) fa pensare sicuramente ad una componente infiammatoria.

N.B.: come già detto, NON tutti i dolori sono dati da infiammazione, e spesso è anche vero che il dolore non è dato totalmente da un’infiammazione anche se questa è presente. Il dolore è dato da più fattori, come descritto in questo articolo.

Quali sono le cause dell’infiammazione?

Fondamentalmente sono: batteri, tossine, agenti ritenuti estranei dal nostro corpo.

Però, se sei su questo sito sei interessato al lato più fisico e meccanico del dolore infiammatorio.

Perchè, ad esempio, si può infiammare il nervo sciatico o la cuffia dei rotatori?

Spesso il motivo rientra negli “agenti ritenuti estranei”, solo che sono già all’interno del nostro corpo.

eh?

Un’ernia in zona lombare può andare a comprimere lievemente o anche schiacciare il nervo, il quale a lungo andare andrà incontro ad una irritazione. Il nostro sistema immunitario può riconoscere l’ernia come un agente esterno dannoso dando quindi vita al processo infiammatorio per eliminarla e finalmente liberare il nostro caro nervo.

Una calcificazione alla spalla può andare a comprimere i muscoli della cuffia dei rotatori, che a lungo andare, muovendosi, continuano ad essere irritati da questi agenti esterni/interni.

Questi sono solo due esempi dei fattori meccanici che possono dare vita ad una vera infiammazione.

Le cause di un processo infiammatorio possono essere davvero molteplici:

  • Lesione tissutale
  • Batteri, tossine
  • Virus
  • Allergie
  • Stress
  • Alcol
  • Cibi: eccesso di zuccheri/grassi saturi/carboidrati molto raffinati.
  • Fumo

Solo per citarne alcuni. Questo è anche per farti capire che il dolore fisico può arrivare, tramite infiammazione, da cause che non sono neanche lontanamente meccaniche o legate a traumi ed infortuni.

Infiammazione acuta e cronica

In questo articolo è stata difesa la povera infiammazione, sempre imputata di tutti i mali del mondo. Veniamo al sodo: in quale momento diventa un problema?

Il processo infiammatorio si attiva, come abbiamo visto, per contrastare una minaccia, fa il suo lavoro di protezione e riparazione, e poi si spegne. In questo caso parliamo di infiammazione acuta. Questa è sempre, salvo rare eccezioni, una cosa buona. È naturale, benefico, e menomale che abbiamo questo meccanismo presente nel nostro corpo.

Tutt’ora non ci sono indicazioni temporali chiare per sancire il passaggio da acuto a cronico, indicativamente possiamo considerare l’infiammazione in fase acuta per 2 settimane circa dall’esordio.

Nel caso di un’infiammazione data da un fattore meccanico, come una calcificazione che irrita tendini o muscolatura, è molto importante l’analisi da parte di un professionista per comprendere come muoversi in modo più corretto e rinforzare ciò che non lavora bene.

Per fortuna abbiamo rimedi sempre più avanzati per eliminare le cause di infiammazione nel caso la terapia conservativa (esercizi, fisioterapia) non eliminasse il problema. Tra questi rimedi troviamo onde d’urto, chirurgia, infiltrazioni, ecc…

È importante non far protrarre il processo infiammatorio troppo a lungo, perché si avrebbe un’alterazione a livello cellulare via via più difficile da riportare alla normalità.

Se non si dovesse spegnere potremmo andare incontro ad una infiammazione cronica.

Infiammazione cronica

Il processo infiammatorio può continuare anche dopo il suo normale tempo fisiologico. quando questo avviene si potrebbe andare in contro nuove problematiche.

L’infiammazione può persistere per vari motivi, ad esempio, se noi con il nostro comportamento continuiamo ad irritare i tessuti o, se ci predisponiamo verso uno stato pro-infiammatorio con uno stile di vita insalubre, oppure perché il nostro sistema neuroimmune “crede” ci sia una costante minaccia, o ancora per la presenza di malattie autoimmuni.

Sistema Neuroimmune
Il sistema neuroimmune è un sistema di strutture e processi che coinvolgono le interazioni biochimiche ed elettrofisiologiche tra il sistema nervoso e il sistema immunitario che proteggono i neuroni dai patogeni.

Lo stato di infiammazione e dolore modifica in primis il sistema nervoso ed immunitario, sensibilizzandoli a tutti gli stimoli provenienti dall’area infiammata. È un processo protettivo anche questo. Se queste modifiche del sistema nervoso ed immunitario continuano per lungo periodo allora la risposta infiammatoria verrà prodotta in automatico dal sistema neuro-immune perché , ormai, abituato a svolgere tale funzione. questo avviene anche quando l’area originariamente infiammata non ha più un agente estraneo a minacciarla. tale processo è comunque reversibile con un adeguato percorso terapeutico.

La patologia autoimmune più famosa che porta ad uno stato di infiammazione cronica è l’artrite reumatoide: le persone che ne soffrono fronteggiano una condizione molto complicata, accompagnata da dolori notturni, gonfiore e calore, difficoltà di movimento. Possiamo trovare anche psoriasi, diabete, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa. Sono tutte malattie molto serie da gestire.

Psoriasi

Le altre infiammazioni, spesso, ce le procuriamo noi tramite uno stile di vita poco salutare:

  • eccesso di alcol
  • eccesso di zuccheri/grassi saturi
  • fumo (gola infiammata?)
  • sedentarietà

Tanto per citarne alcune. Essere in sovrappeso ad esempio è indice della presenza di uno stato infiammatorio in più zone del corpo, spesso delicate, oltre che ad accelerare l’usura delle nostre articolazioni (soprattutto ginocchio e anca).

Con “ce la procuriamo noi” intendo anche la gestione errata di una tendinite o altro, ad esempio non dando il giusto riposo od esercizio. Certo, nessuno sta dicendo che dobbiate essere tutti dei medici fatti in casa, però se il dolore persiste o ci sono sintomi particolari è bene che vi rivolgiate ad un professionista senza troppo aspettare.

Numerose ricerche supportano la tesi per cui un’infiammazione locale cronica sia altamente correlata allo sviluppo di tumori, motivo per il quale, ad esempio, il fumo aumenti notevolmente la probabilità di cancro a gola e polmoni (fumo=agente esterno irritante, e il corpo cerca di proteggerci tramite l’infiammazione), oppure come fa l’alcol col nostro fegato.

La gotta è un’infiammazione dell’alluce molto acuta e dolorosa che sembra essere legata profondamente allo stile alimentare e di vita.

Consigli e rimedi che puoi attuare fin da subito per lo stato infiammatorio

Veniamo ora ai rimedi principali per lo stato infiammatorio:

  • RIPOSO:

    Sei passato dai rovesci col telecomando per cambiare serie su netflix al giocare a tennis 1 ora e mezza 5 giorni su 7. E’ molto probabile che lo stato infiammatorio sia partito da questo eccessivo e pericoloso sovraccarico. Nessun problema, smetti un attimino (al massimo pochi giorni, non settimane), e riprendi più gradualmente.
    Ricordati che il dolore dato da infiammazione è per non farti sovraccaricare ulteriormente quella zona che è in una fase di guarigione. Riposo totale solo se c’è un’infiammazione acuta.

  • ALLENAMENTO DI FORZA/MOBILITA’/CONTROLLO MOTORIO:

    Allenarti (dopo aver scaricato la zona dolente, nel caso sia un’infiammazione meccanica) ti porterà numerosi benefici. Per il nostro sistema nervoso e a livello biochimico faticare produce dei seri effetti antidolorifici e antinfiammatori (tutto ormai conosciamo endorfina e dopamina, giusto?). Se sei uno sportivo, continua a fare quello che ti piace con più intelligenza – riduci le ripetizioni e/o il carico, o stando nell’arco di movimento non doloroso – e possibilmente fatti consigliare da uno specialista. Se sei una persona sedentaria, prima inizi a muoverti prima comincerai a star bene.

  • STRESS E STILE DI VITA:

    Condurre uno stile di vita salutare è essenziale per non incombere nella produzione eccessiva di molecole infiammatorie. Mancanza di sonno/sonno irregolare, ansia, stress emotivo, mancanza di socialità sono tutti fattori contribuenti per uno stato infiammatorio generalizzato.

  • ALIMENTAZIONE ED IDRATAZIONE:

    Fondamentali per l’infiammazione generalizzata del nostro corpo ma anche direttamente utile per la rapidità di guarigione di infortuni e traumi meccanici.
    Su internet troverete di tutto e di più riguardo agli alimenti anti-infiammatori, più o meno magici. State molto attenti alle truffe e alle markette di cui il web è saturo.
    Alcuni degli alimenti più conosciuti che contribuiscono nell’abbassamento dello stato infiammatorio (e che lo fanno davvero) sono gli Omega-3 (contenuti soprattutto nel pesce), la capsaicina (peperoncino), e la curcuma.
    Mangiare 2 pastiglie di omega-3 al giorno non sposterà di una virgola lo stato infiammatorio di una persona sovrappeso, sedentaria, che conduce un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi saturi. Sia chiaro.

  • FARMACI ANTI-INFIAMMATORI:

    Chiaro, se c’è l’infiammazione, c’è l’infiammazione. Se siamo in una fase acuta i farmaci aiuterebbero sicuramente con i sintomi ma ricordiamoci che l’infiammazione è di per sè un processo benefico e spesso è meglio stringere un po’ i denti. È fondamentale consultare il proprio medico per la giusta valutazione di uno stato infiammatorio preoccupante e di conseguenza la corretta prescrizione e dosaggio dei farmaci. NO AL FAI DA TE.

Conclusione

Spero che questo viaggio tra i processi infiammatori ti abbia reso chiaro cos’è l’infiammazione e soprattutto che non è un processo negativo a priori. Il messaggio da portare a casa è sicuramente che lo stile di vita la fa da padrone e siamo noi i principali responsabili della nostra salute. Per qualunque dubbio, non ti ingozzare di curcuma e salmone, rivolgiti ad uno specialista.

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Riferimenti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK279298/

https://www.bettermovement.org/blog/2020/exercise-induced-analgesia?rq=exercise%20induced

https://www.bettermovement.org/blog/2020/seven-strategies-for-getting-out-of-pain

https://www.physio-network.com/blog/inflammatory-pain/

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Antongiulio Vernacchio

Fisioterapista, fondatore di Fisioditestesso.com

 

Idrokinesiterapista, operatore certificato Rieducazione Posturale Globale, operatore certificato in Strain Counterstrain – tecnica Jones.

Personal trainer, certificazione TRX.

Da sempre appassionato di movimento a corpo libero, in tutte le sue forme, cercando il divertimento.

Seguo persone di ogni età e con le più svariate patologie cercando di accompagnarle ad una miglior comprensione della propria condizione, del proprio dolore, e per dargli gli strumenti giusti per cambiare in meglio.

Contatti: info@fisioditestesso.com

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