Per i pazienti non ci sono dubbi: “mi è comparso il solito dolore, probabilmente sta cambiando il tempo.”

Quest’affermazione è senz’altro sul podio delle più sentite dai clinici, in pochi però si domandano ancora se possa essere o meno un falso mito.

Cerchiamo di capirlo una volta per tutte.

C’è una correlazione tra la comparsa di dolori e i cambiamenti del tempo?

La scienza ci viene incontro, proprio con uno studio recente del 2020 che ne ha analizzati altri 43, e la risposta a questo ridondante quesito non è affatto scontata.

Vai avanti a leggere per capire quanto ci influenza il meteo.

Meteoropatia e meteosensibilità

Partiamo dicendo che è molto probabile che tu non sia meteoropatico ma meteosensibile.

La Meteoropatia è una patologia reale e riconosciuta e colpisce circa 1 persona ogni 20.

Questa condizione comporta un elevato stress in conseguenza o previsione di cambiamenti climatici, soprattutto se bruschi. Si è anche visto che più variabili cambiano insieme (pioggia, vento, umidità, caldo, freddo) ed improvvisamente, più queste persone ne patiranno.

Queste variazioni comportano ai soggetti meteoropatici intenso stress improvviso, il quale di conseguenza può dare sintomi anche seri come tachicardia, emicranie, sbalzi di umore, disturbi del sonno, ecc.

Diversamente, la meteosensibilità è presente nel 40% della popolazione, praticamente 1 persona su 2. Questo termine però è molto generico e indica quelle persone che “sentono” il clima, che può anche voler dire non essere di ottimo umore in una giornata piovosa (che felicità, no?).

Nei meteosensibili rientrano anche coloro che avvertono maggiormente dei veri e propri dolori articolari oppure alle ossa e ai muscoli. Affronteremo proprio questa parte.

Cosa riporta la ricerca scientifica

Innanzitutto, una percentuale compresa tra il 62 ed il 97 (davvero altissima) delle persone crede fermamente che il tempo influenzi i propri dolori, soprattutto quelli reumatici ed articolari come artrosi e artrite.

Nel tempo sono state sviluppate molte speculazioni (alcune con annesso, diabolico, marketing d’integratori….) riguardo a questo controverso tema, ad esempio:

  • Cambi di pressione a livello climatico hanno un effetto meccanico su tendini o articolazioni.
  • La bassa pressione influenza la nostra soglia del dolore.
  • Il mal tempo porta a fare meno attività fisica salutare.
  • Il brutto tempo abbassa l’umore.
  • Una minor esposizione al sole comporta meno produzione di vitamina D, e di conseguenza vengono sballati i ritmi circadiani e la qualità del sonno.

Questi sono alcune, tra le più sensate, delle decine e decine di speculazioni fatte su questa tematica.

Questo recente studio ha analizzato altre 43 ricerche condotte sull’argomento. Sono tutte ricerche fatte tenendo conto di diverse variabili climatiche come temperatura, pressione, precipitazioni, ore di sole, umidità e vento.

Quali sono i risultati?

Nel 67% dei casi è stata trovata un’associazione tra dolore e almeno una delle variabili prese in considerazione.

“Ecco, lo sapevo che era vero…”

Aspetta. Peccato che in molti casi erano variabili…opposte! Ad esempio uno studio trovava una correlazione tra dolore e alte temperature e un altro diceva il contrario. Per l’umidità, alcuni studi trovavano associazione coi dolori e altri no. Nessuno degli studi ha trovato associazioni significative tra dolori e pressione atmosferica, precipitazioni e velocità del vento.

Non è stata trovata una singola variabile costantemente associata al dolore, e in alcuni casi le associazioni andavano in direzioni opposte.

I ricercatori, attualmente, sostengono che se c’è un vero legame tra meteo e dolori probabilmente non è molto stretto.

Un attimo, so a cosa stai pensando:

“Ma io sento davvero male quando cambia il tempo!”

Vai avanti con la lettura.

Perché ho dolore quando cambia il tempo?

Dai fatti emersi finora, sembrerebbe che uno si inventi di sana pianta di avvertire dolore quando cambia il tempo.

Partiamo dal presupposto che il dolore avvertito da una persona è sempre reale.

La risposta è questa: la correlazione tra cambi del tempo e dolori è ampiamente soggettiva e attualmente non sono state trovate regole uguali per tutti. Va sempre considerato il vissuto della persona, il contesto in cui è nato, cresciuto e vive tutt’ora.

Questa è fondamentalmente una buonissima notizia – ti immagini se esistesse una precisa condizione climatica che ti facesse stare sicuramente male e in più la cosa fosse comprovata dalla scienza? Fortunatamente il meteo non incide molto sulle nostre vita e non è debilitante per noi – probabilmente, se così fosse, ci saremmo già estinti quando non stavamo nel calduccio delle nostre case.

Dolore generalizzato o in parti del corpo specifiche?

Una domanda che ti pongo è questa: quando avverti i tuoi dolori associati al cambio del tempo avverti disagio ovunque o sempre in quelle 2-3 zone del corpo?

Scommetto sulla seconda.

Se da un lato non riusciamo a trovare un “meteo in comune” che porti gli essere umani a sentire i dolori, sicuramente veniamo accomunati dal fatto che soffriamo in zone già ben note.

Lo sa benissimo chi ha subito interventi chirurgici, soprattutto se ha placche o viti metalliche interne, o chi ha subito dei traumi fisici abbastanza importanti come delle fratture ossee.

Anche tra chi non ha avuto traumi di nessun tipo troviamo delle zone molto comunemente colpite, prime tra tutte la zona cervicale, la zona lombo-sacrale e le ginocchia.

Nel prossimo paragrafo vediamo come puoi agire per alleviare questi fastidiosi disagi che sembrano peggiorare quando cambia il tempo.

Nel frattempo ti consiglio di cercare sul sito i rimedi per le zone dolenti. Ci sono articoli per l’artrosi al ginocchio o la tendinite, per il mal di schiena, per il dolore a collo e spalle nei soggetti sedentari. Dai un occhio!

Cosa fare per i dolori legati al cambio del tempo

Per risolvere i tuoi dolori o almeno smettere di soffrire così tanto quando cambia il tempo prova queste 3 mosse, ricamandole su di te come ritieni opportuno: Migliorare la qualità di vita e diminuire lo stress, rinforzare e mobilizzare le zone sofferenti nei cambi climatici, evitare di mantenere posture “scorrette” per un tempo prolungato.

1. Migliorare la qualità di vita e diminuire lo stress

Il dolore, qualunque esso sia, è sempre influenzato dalla qualità della vita della persona che lo sperimenta. Soprattutto se, durante i cambiamenti climatici, avverti dolori generalizzati in tutto il corpo, è il caso di guardare più in grande: Stress quotidiano/lavorativo, qualità e quantità del sonno, alimentazione. Questi sono fattori imprescindibili per ottenere un buono stato di salute generale. Non vanno trascurati.

2. Rinforzare e mobilizzare le zone sofferenti nei cambi climatici

Non piangiamo sul latte versato, utilizziamo i nostri dolori da cambio del tempo a nostro vantaggio per capire quali sono le zone che più necessitano attenzioni.

Solitamente queste zone sono state traumatizzate, fratturate, oppure hanno subito degli interventi. Se così non fosse, son comunque parti del corpo che necessitano un rinforzo muscolare ed una maggior mobilità.

Per fare un esempio banale, nel caso fossero le ginocchia a dolore col cambio del tempo, prova a fare un po’ di cyclette ogni giorno e vedrai diminuire i tuoi fastidi.

Fratture ed interventi chirurgici portano sempre, soprattutto se non seguiti dalla corretta riabilitazione, a rigidità e debolezza locale. Un lavoro specifico sulle zone dolenti può soltanto giovare anche quando le senti di più perché sta cambiando il tempo.

3. Evitare di mantenere posture “scorrette” per un tempo prolungato

In questo articolo sulla postura puoi capire perché la postura scorretta non esista ma vada comunque tenuta in considerazione.

La postura scorretta è qualunque postura tu mantenga per troppo tempo senza cambiarla o muoverti.

Se svolgi un lavoro sedentario e avverti dolori articolari, magari a collo e spalle, quando cambia il tempo prova questa strategia: metti un timer ogni 45 minuti/1 ora (non sto scherzando) e alzati ogni volta a fare due passi per interrompere la tua sempiterna posizione seduta.

Anche un’attività fisica che coinvolga globalmente il corpo (quella che preferisci) aiuterà grandemente contro i tuoi dolori.

Non siamo nati per vivere seduti, proprio no.

Concludendo

Abbiamo visto come AD OGGI non siano stati trovati dei parametri uguali per tutti e sufficientemente validi per collegare i dolori con il cambiamento del meteo.

Ciò non toglie che le persone avvertono queste variazioni climatiche in maniera molto soggettiva e specifica.

Solitamente i dolori compaiono in quelle zone che per qualche motivo sono un po’ più deboli: sfrutta questa lente di ingrandimento per lavorarci su!

Riassumendo:

  • Migliorare la qualità di vita e diminuire lo stress
  • Rinforzare e mobilizzare le zone sofferenti nei cambi climatici
  • Evitare di mantenere posture “scorrette” per un tempo prolungato

Lavora su questi 3 fattori e non solo miglioreranno i dolori legati ai cambi del tempo ma la tua salute fisica e psicologica generale.

E tu? Cosa ti fa male quando cambia il tempo?

Mi raccomando condividi l’articolo con tutti i meteoropatici che conosci!

Riferimenti

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32195783/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7727552/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC39730/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29913978/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12737330/

Antongiulio Vernacchio

Fisioterapista, fondatore di Fisioditestesso.com

 

Idrokinesiterapista, operatore certificato Rieducazione Posturale Globale, operatore certificato in Strain Counterstrain – tecnica Jones.

Personal trainer, certificazione TRX.

Da sempre appassionato di movimento a corpo libero, in tutte le sue forme, cercando il divertimento.

Seguo persone di ogni età e con le più svariate patologie cercando di accompagnarle ad una miglior comprensione della propria condizione, del proprio dolore, e per dargli gli strumenti giusti per cambiare in meglio.

Contatti: info@fisioditestesso.com

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