Circa la metà delle persone che ha subito un colpo di frusta a distanza di un anno lamenta ancora dei sintomi.

Attenzione: capitare in una o nell’altra metà non è una questione di fortuna, è il percorso terapeutico giusto a fare la differenza.

Certo, credenze e luoghi comuni assolutamente fuorvianti non aiutano.

I catastrofisti: “ora il dolore al collo te lo devi tenere per tutta la vita”.

Al contrario, chi la fa facile: “massì, fai qualche massaggio e vai a posto”.

In entrambi i casi siamo lontani dalla verità.

Verità che ti svelerò in questo articolo, semplicemente dandoti nel modo più chiaro possibile le informazioni più aggiornate, quindi, se vuoi finire nella metà giusta, vai avanti a leggere.

Cosa avviene esattamente durante un colpo di frusta?

Nella categoria dei colpi di frusta vanno inseriti anche i traumi come cadute importanti o incidenti sportivi, ma il più tipico e frequente è quello che avviene durante il classico tamponamento in auto.

Quando avviene l’urto, nella prima fase, il sedile e il conducente subiscono una forte accelerazione in avanti, mentre la testa tende a rimanere in posizione per inerzia e viene “pressata” violentemente contro il poggiatesta (iperestensione).

Nella fase successiva, terminata la forte spinta di accelerazione della parte inferiore, la testa viene proiettata velocemente in avanti (iperflessione).

Cosa succede al collo?

Possiamo definirla a tutti gli effetti una distorsione, esattamente come quella puoi subire a una caviglia o a un ginocchio: un movimento brusco e repentino che porta l’articolazione oltre il suo range elastico.

Nella maggior parte dei casi il danno che si subisce è uno stiramento di muscoli, capsula articolare e legamenti, in questo caso della zona cervicale.

Quali sintomi posso avere?

  • Dolore e rigidità cervicale
  • Vertigini o senso di “sbandamento”
  • Cefalea cervicogenica (mal di testa)
  • Affaticabilità oculare
  • Fomicolìo agli arti superiori

Questi sono i principali sintomi che potresti avere dopo un colpo di frusta.

Ti ritrovi?

In base all’entità del trauma subito e alla condizione preesistente della tua cervicale potresti svilupparne solo uno o alcuni tra questi.

Perchè si sviluppano questi sintomi?

Per le molteplici funzioni e connessioni della cervicale.

Nel primo paragrafo ho parlato di “stiramento” delle strutture cervicali, tra cui i muscoli, la capsula e i legamenti.

Il dolore al collo è la diretta conseguenza di questo danno e la rigidità che ne consegue è dovuta a un riflesso protettivo: per non andare a creare ulteriori “danni” le strutture diventano più rigide (come vedremo più avanti è una buona cosa, ma solo se avviene per un periodo di tempo molto limitato).

Ok, ma gli altri sintomi?

Per capire la molteplicità dei sintomi che si possono sviluppare dopo un colpo di frusta bisogna guardare alle altrettanto molteplici funzioni del tratto cervicale e alle connessioni che esso ha con altre parti del corpo.

Partendo da ognuno degli altri sintomi (oltre al classico “mal di collo”), analizziamole.

Vertigini o senso di “sbandamento”

Sia all’interno dei muscoli cervicali, che a livello delle capsule (strutture di tessuto connettivo che avvolgono le articolazioni delle vertebre) ci sono dei recettori dell’equilibrio, piccole strutture (presenti anche in altre zone corporee) che ci permettono di percepire la posizione del nostro corpo nello spazio.

Il danno da “stiramento” che subiscono a causa del trauma, non permette loro di funzionare al meglio, e la sensazione che si genera è il senso di “sbandamento” o alle volte addirittura vertigine.

Cefalea cervicogenica (mal di testa)

Dalle cosiddette vertebre cervicali alte (C1 e C2), fuoriescono i nervi che vanno ad innervare la superficie della testa, quindi, una disfunzione di questo tratto, che il colpo di frusta spesso provoca, può portare all’insorgenza di cefalea cervicogenica, ossia mal di testa che deriva dalla cervicale.

Affaticabilità oculare

Spesso nella vita quotidiana ci capita di dover girare la testa mantenendo lo sguardo fisso su qualcosa; ad esempio pensiamo di camminare su un marciapiede e di notare un oggetto dall’altra parte della strada, nn siamo costretti a fermarci e girarci col corpo per guardarlo, ma abbiamo la possibilità di continuare a camminare guardando l’oggetto.

Lo facciamo in maniera del tutto naturale, ma in realtà avviene grazie a un sistema più complicato, chiamato riflesso oculo-cefalo-giro.

Questo sistema mette in relazione 3 strutture: orecchio-occhi-cervicale.

Nell’orecchio c’è il vestibolo, una piccola struttura che riesce a percepire il posizionamento della testa, che viene comunicato ai nervi che guidano il movimento degli occhi, che rimangono fissi sull’obiettivo, e alla cervicale (precisamente nel tratto C2-C3) che deve ruotare di conseguenza.

Il danno da stiramento subito dalla vertebre cervicali, altera l’equilibrio di questo sistema, che continua a funzionare, ma con maggiore sforzo da parte delle strutture, tra cui gli occhi.

Ecco perchè dopo un colpo di frusta si può avere affaticabilità oculare.

Formicolìo agli arti superiori

Le vertebre cervicali sono 7. Se da quelle alte parte l’innervazione che va alla testa, invece dal tratto più inferiore (precisamente da C4 a C7) parte l’innervazione che va a spalle, braccia e mani.

Un danno a questo tratto, quindi, può facilmente portare a questo sintomo.

Quando mi passeranno i sintomi?

Ora che non riesci a muoverti come vuoi ti sarai reso conto di quante volte utilizziamo i movimenti del collo in tutte le attività della vita quotidiana.

Proprio per questo è davvero importante recuperare al massimo la sua funzionalità.

Ma quando recupererò al 100%?

Come avrai già intuito i sintomi da colpo di frusta possono protrarsi anche a lungo nel tempo.

I più fortunati se la cavano con qualche settimana, ma molto spesso si può soffrire per mesi e addirittura anni.

In base a cosa?

Due fattori che influenzano sicuramente la tua prognosi sono:

  • L’entità del trauma
  • La condizione preesistente dalla tua cervicale

Insomma, se già avevi qualche disturbo in questa zona e in più hai preso un bel colpo, per te sarà più complicato, ma…

ricorda che sicuramente non dovrai tenerti il dolore per tutta la vita, e soprattutto, molto dipende da te.

Fra poco ti farò capire in che modo, ma prima capiamo…

Perché questi sintomi durano così a lungo?

Abbiamo detto che il colpo di frusta è una distorsione, ricordi?

Proprio come quella che puoi prendere ad un’altra articolazione.

Lo stiramento delle strutture (muscoli, capsula, legamenti), viene, col tempo, risanato dal corpo, ma…

ATTENZIONE: la stabilità di queste strutture non torna al livello pre-incidente, o meglio, non lo fa automaticamente.

Questo è il motivo principale per il quale molto spesso i sintomi causati da un colpo di frusta perdurano così a lungo.

Posso farci qualcosa?

Sì, e ora ti dirò come.

Come risolvere i sintomi e il dolore cervicale

Indipendentemente, quindi, dall’entità del trauma e dalla condizione preesistente della tua cervicale, se vuoi accorciare i tempi di recupero è fondamentale che tu abbia il giusto approccio al problema.

  1. Non preoccuparti più del dovuto: spesso dopo un colpo di frusta, causa la paura provata per il trauma e il protrarsi “inspiegabile” dei sintomi, possono subentrare preoccupazione o addirittura catastrofismo. Inoltre le diagnosi mediche e radiografiche non aiutano, come la frequentissima “rettilinizzazione della lordosi”, che viene vista come una condanna a morte per la propria cervicale, quando in realtà è un atteggiamento protettivo (serve a “diminuire la pressione” tra una vertebra e l’altra) del tutto fisiologico e assolutamente reversibile.
  2. Rimani attivo: spessissimo la prima cosa che si fa è…immobilizzare. Il collarino è sicuramente una soluzione doverosa se il trauma ha causato danni gravi come dislocazioni, strappi, fratture, oppure se il minimo movimento cervicale scatena dei sintomi neurologici come annebbiamento della vista, forte nausea, sensazione di svenimento, vertigini invalidanti. Se non si ha nulla di tutto questo, il consiglio è di rimanere attivo, anche nei primi giorni dopo il trauma, di svolgere tutte le attività quotidiane che si riescono a svolgere cercando giorno dopo di recuperare quanta più mobilità possibile.
  3. Non abusare dei farmaci: vale lo stesso discorso di prima, possono aiutare in caso ci sia un danno grave (in questo caso segui le indicazioni mediche), e nei primi giorni se i sintomi sono insopportabili, ma se pensi che siano gli antidolorifici a toglierti il male al collo, sei fuori strada.
  4. Fai un percorso di riabilitazione: il punto più importante, quello che fa la vera differenza tra chi continua a soffrire anche dopo molto tempo e chi ne viene fuori. Se vuoi recuperare la stabilità di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente, non hai altra strada da percorrere.

E se vuoi iniziare fin da subito…

Gli esercizi per risolvere i sintomi

Te li mostrerò in ordine di difficoltà; se facendoli dovessero insorgere sintomi particolari come giramento di testa, vertigini, nausea o offuscamento della vista, vuol dire che stai facendo troppo, fermati all’esercizio di grado più semplice o diminuisci il numero di ripetizioni.

Leggi bene anche quest’altro articolo per capire come gestire il dolore durante l’esercizio.

Per la fase acuta (prime 6 settimane)

  1. Nodding (annuire)
Porta il mento verso lo sterno e fermati quando inizi a sentire la muscolatura anteriore che si contrae, mantieni 5 secondi la posizione
Torna nella posizione iniziale e ripeti 10 volte.

2. Rotazioni

Ruota il più possibile il capo verso una spalla senza sollevare troppo il mento
Fai lo stesso dal lato opposto, ripeti 10 volte per lato

3. Rotazioni (variante da seduto)

Ruota il più possibile il capo verso una spalla
Fai lo stesso dal lato opposto, ripeti 10 volte per lato

4. Lateroflessione

Piega lentamente la testa lateralmente avvicinando l’orecchio sinistro alla spalla sinistra, fermati quando senti allungare i muscoli del collo dalla parte destra
Fai lo stesso dal lato opposto, ripeti tutto 10 volte per lato.

5. Flesso-estensione a 4 zampe

Posizionati a 4 zampe su un tappetino, con le braccia posizionate verticalmente
Mantenendo il corpo fermo, solleva la testa e guarda in avanti
Mantenendo sempre il resto del corpo fermo, abbassa la testa e guarda indietro, ripeti tutto 10 volte.

6. Rotazione con focus visivo

Crea un target visivo col tuo dito e ruota la testa mantenendo il contatto visivo sul punto fisso, 10 volte a destra e 10 a sinistra
Crea un target visivo col tuo dito, sposta il braccio lateralmente mantenendo il contatto visivo col target solo con il movimento degli occhi ma con la testa ferma, 10 volte a destra e 10 a sinistra.

Per la fase cronica (oltre 6 settimane)

  1. Rotazione con resistenza
Posiziona la mano destra sulla guancia, ruota il capo in direzione della spalla destra, blocca il movimento con la mano ma mantieni la contrazione per 10 secondi
Fai lo stesso dall’altro lato. Ripeti 5 volte per lato.

2. Estensione con resistenza

Avvolgi il capo con una fascia, traziona anteriormente con una mano e opponi resistenza con la testa senza sollevare troppo il mento; questa coppia di forze risulta in una contrazione isometrica (senza movimento) in estensione della testa, mantieni per 10 secondi e ripeti 10 volte.

3. Flessione cervicale

Posizione supina su un tappetino, stacca il capo da terra per 3-4 cm in direzione del soffitto (non avvicinare il mento allo sterno e attento a non sollevare le spalle), mantieni la posizione per 10 secondi, ripeti 10 volte.

4. Superman da prono

Posizione di partenza, la testa è appoggiata
Solleva le braccia avvicinando tra loro le scapole
Stendi lentamente le braccia sopra la testa, senza toccare terra; raggiunta la massima estensione, ritorna lentamente nella posizione iniziale, sempre evitando di toccare terra con le braccia. Ripeti 15 volte.

Provali e fammi sapere nei commenti com’è andata, qui oppure sui social. Per qualunque dubbio non esitare a contattarci.

Info@fisioditestesso.com

Conclusione

  • L’infortunio da colpo di frusta va considerato come una distorsione cervicale, nella quale vengono stirate le strutture seguenti: muscoli, capsula, legamenti.
  • I principali sintomi che si possono sviluppare sono: dolore e rigidità cervicale, vertigini o “senso di sbandamento”, cefalea cervicogenica (mal di testa), affaticabilità oculare, formicolìo agli arti superiori.
  • I tempi di guarigione sono molto variabili, possono durare poche settimane o anche diversi anni.
  • I fattori che influenzano la prognosi sono l’entità del trauma e la condizione preesistente della cervicale.
  • Per accorciare i tempi di guarigione questi sono i comportamenti da attuare sin da subito: non preoccuparti più del dovuto, rimani attivo, non abusare dei farmaci, e, soprattutto, fai un percorso di riabilitazione.

Riferimenti

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21038007/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21038008/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21038009/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21038010/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28622489/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30089495/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25014556/

Image credits: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30089495/

Image credits: https://www.physio-network.com/

Antonio Santagada

Fisioterapista, Osteopata

Fisioterapista dal 2013 e osteopata dal 2019.

Negli ultimi anni ho approfondito, attraverso corsi e aggiornamento individuale, la scienza del dolore e tutto ciò che gira attorno a questa disciplina.

Lavoro come libero professionista presso lo studio ILEOS di Costa Masnaga (LC).

Seguo principalmente persone con dolore cronico e sportivi cercando di individuare il percorso più breve per la risoluzione delle loro problematiche.

Contatti: santagada.anthony@gmail.com