Se avessi mille lire per ogni persona o paziente che ho sentito imputare il proprio dolore all’artrosi, ora avrei davvero uno scrigno pieno di inutilizzabili lire.
Conoscere le cause, i sintomi e i rimedi per l’artrosi è un passo importante per gestirla e avere meno dolore legato ad essa.
L’artrosi è famosa, un po’ come la coca-cola: tutti sanno cos’è, ma non sanno davvero cosa c’è dentro. Chiunque la conosce.
Se pensi ad una bevanda gasata (dolore), sarà la coca-cola! E soprattutto: TUTTI ce l’abbiamo in casa.
Leggendo questo articolo capirai se in casa hai davvero la coca-cola, oppure una sottomarca del discount, o ancora meglio un innocuo (e poco zuccherato) Tè al limone.
Cos’è l’artrosi?
In questo articolo abbiamo già menzionato la nostra amica cartilagine.
L’artrosi non è altro che la progressiva degenerazione della cartilagine nelle nostre articolazioni.
Le ossa in una articolazione, nel loro punto di congiunzione, sono ricoperte di quest’importante materia. Essa permette uno scorrimento più fluido durante i movimenti.
Abbiamo diversi gradi di gravità di questa patologia, che analizzeremo meglio più avanti.
Nel definirla però, c’è spesso un aggettivo che sfugge a tutti ma che è fondamentale per comprenderla:
L’artrosi insorge con la progressiva e NORMALE degenerazione della cartilagine nelle nostre articolazioni.
E’ normale. E’ naturale.

Cos’è il fattore principale che avanza fianco a fianco con il grado di artrosi? L’età. Niente di sconvolgente, scommetto che ci eri arrivato subito.
Partendo da questi presupposti possiamo fare la prima premessa fondamentale, e forse la più importante: l’artrosi è come i capelli bianchi. Prima o poi, gradualmente, arrivano!
Esatto, l’artrosi è una condizione naturale che tutti abbiamo e che progredisce sopratutto con l’età. Quindi, perché preoccuparsi? Non puoi mica tornare a quando eri giovane e saltavi i fossi per il lungo, giusto?
L’età però non è l’unico fattore che ha un ruolo in questo. Continua a leggere per vedere quali sono gli altri elementi incidenti, perché su quelli, invece, puoi lavorarci eccome.
Sintomi dell’artrosi
L’artrosi viene spesso confusa con una patologia che suona quasi uguale: l’artrite.
Artrite e artrosi sono due malattie che, a parte il nome, hanno profonde differenze: di causa, sintomi, e rimedi.
I principali sintomi di un’artrosi che inizia ad essere in un stadio problematico sono:
- Rigidità mattutina. Quando ti svegli, le tue giunture (soprattutto nel caso delle ginocchia) ci mettono un po’ a carburare? Solitamente nel giro di una mezz’ora dovrebbe andare meglio.
- Dolore e rigidità ad inizio movimento. Ad esempio, dopo che sei stato seduto a lungo o comunque fermo in una posizione, rimettersi in moto è simile a quando ti svegli?
- Il dolore aumenta col movimento prolungato. Esci per una passeggiata, e va tutto bene fino a quando inizi ad essere in giro da una mezz’ora/oretta, e con fatica devi un po’ trascinarti per tornare a casa o all’auto.
- Rumori articolari associati a dolore. Qui non si parla di scricchiolare, come in questo articolo. Si intende un rumore molto fastidioso, di solito associato al dolore. Nei casi più avanzati troviamo il segno della “ruota dentata” (lo so, è brutto anche solo ad immaginarlo) in cui l’articolazione è rumorosa e si muove a scatti, non in maniera fluida.
N.B.: Per dubitare di un’artrosi in stadio avanzato è necessario avere tutti i sintomi presentati, non solo un po’ di rigidità mattutina.
L’esame diagnostico che può confermare il sospetto di questa patologia è la radiografia e lo specialista di riferimento è il medico ortopedico o fisiatra.
Quali sono le principali cause dell’artrosi?

Escludendo il fattore più incisivo, cioè l’età, ecco una lista degli altri fattori importanti nello sviluppo più rapido dell’artrosi:
- Peso
- Traumi importanti (es. fratture, incidenti) o ripetuti (es. sport da contatto, lavori usuranti e ripetitivi a livello fisico)
- Eccessivo stress meccanico delle articolazioni (sport a livello agonistico in genere protratti per anni)
- Sedentarietà
- Deformazioni posturali più o meno importanti
- Interventi chirurgici
- Diabete
- Disturbi ormonali
- Fattori ereditari
E’ interessante vedere come in questa lista compaiano sia sport agonistici/movimenti ripetuti e sedentarietà. Moltissimo movimento, pochissimo movimento.
Come spesso – praticamente sempre – succede, al nostro corpo non piacciono gli eccessi in nessun senso. Vediamo se posso essere più chiaro
I pneumatici della tua auto si rovinano maggiormente in due condizioni:
- Quando la macchina sta ferma mesi e mesi (sedentarietà)
- Quando la spremi costantemente immaginando di doverti guadagnare la pole position anche per recarti a lavoro (sport agonistici o stress meccanici intensi). In questo caso le tue gomme 4-stagioni messe a natale è già tanto se arrivano decenti all’estate.
Anche la postura, intesa come la posizione che tieni più spesso nel tempo (anche involontariamente), può influire sull’usura, un po’ per lo stesso motivo della sedentarietà.
Cercherò di essere ancora più chiaro, perché è importante che tu capisca in che modo la sedentarietà “rovina” le tue articolazioni:
Devi capire che stare fermo, in una posizione che per te può essere anche riposante, non significa che le tue articolazioni stiano riposando!
Stare seduto in modo scorretto, ti farà sentire bello comodo e tranquillo, ma ciò non significa che il tuo collo, la tua schiena, e le tue ginocchia non stiano sopportando uno stress meccanico per rimanere in quella posizione.
Quindi, come nel caso degli pneumatici, tenersi in movimento non è benefico per qualche motivo magico-filosofico, ma perché serve semplicemente a ripartire meglio il carico in tutta l’articolazione.
Prendi tutto ciò che hai letto finora, e aggiungici l’obesità. Non serve un genio per capire che meno pesi e meno carico ci sarà sulle articolazioni.
Sarò diretto: essere magri (e in salute) farà avanzare più lentamente questa condizione.
Una cattiva alimentazione può compromettere la salute dei tuoi tessuti (tutti. Ossa, tendini, cartilagine, ecc.), ma non approfondiremo qui la questione.
Ci sono altri motivi, oltre a quelli meccanici, che contribuiscono al dolore e al velocizzarsi di questa patologia. Ora ci arriviamo, ma tutto questo è importante per capire quali sono le cause e i rimedi per l’artrosi.
Quali sono le articolazioni più colpite dall’artrosi?
Se hai letto con attenzione la premessa, potrai già dedurre che la nostra simpatica degenerazione cartilaginea avviene in ogni singola articolazione. Sicuramente però abbiamo dei vincitori di questa graziosa classifica: Anca e ginocchio.
Sul perché siano queste due articolazioni ad essere più soggette se ne potrebbe discutere a lungo, le cause possono essere numerose. Sicuramente incide il fatto che siano più vicine al pavimento, e quindi devono supportare tutto il nostro peso che c’è al di sopra.
Altre articolazioni molto gettonate le troviamo in mani e piedi, soprattutto pollici ed alluci (l’alluce valgo, ad esempio, rientra nelle problematiche “posturali” e porta ad una più rapida degenerazione di quella zona).
Tutta la schiena, vertebra per vertebra (anche loro hanno delle articolazioni per collegarsi e muoversi), può sviluppare artrosi.
Non tutte le artrosi sono uguali
Come accennato sopra, in medicina spesso troverai una malattia divisa per gradi di gravità. Questo perché finché i problemi stanno ad un livello basso, non sono neanche tali, eppure già in piccola dose ci sono.
Anche l’artrosi si può suddividere in 5 livelli (secondo la scala più utilizzata attualmente), da 0 a 4.
Il livello 0 significa che la cartilagine è praticamente intatta. Col progredire dei livelli, la cartilagine viene sempre più erosa e le ossa si avvicinano, assottigliando quello che si chiama spazio articolare.

L’osso, tra l’altro, se viene “scoperto” dalla sua fidata cartilagine, che si è erosa, fa una cosa: crea altro osso. Queste aggiunte d’osso dalla forma irregolare si chiamano osteofiti.
Insomma: Osso contro osso non è una cosa buona, e puoi capire bene che se si assottiglia troppo lo spazio anche lo scorrimento tra loro ne risentirà molto negativamente.
Cure e rimedi per l’artrosi
Attualmente non ci sono modalità efficaci per invertire la degenerazione della cartilagine o per farla riformare. Il mondo della ricerca medico-scientifica è in costante lavoro per arrivare ad una soluzione. Abbiamo molte sperimentazioni e ci sono buone speranze per trovare una vera soluzione per tutti.
Calma, non chiudere tutto e andartene…Ti darò comunque delle buone notizie.
Step 1: Credenze negative – non è tutto perduto
I meccanismi del dolore, anche nell’artrosi, sono molto complessi.
- Pensare che le proprie ossa si tocchino/sfreghino.
- Le mie ossa sono rovinate, non posso metterci il peso
- Devo limitare fortemente i miei movimenti, e la mia attività fisica, perché diversamente comprometterei ancora di più le mie ossa.
- Non ho più nulla da fare, o mi opero o starò sempre peggio.
Questi, ahimè, sono tutti pensieri naturali. Non te ne fare una colpa, davvero. Spero tu sia felice di sapere che, nella stragrande maggioranza dei casi, non è così.
La considerazione negativa che hai della tua condizione fa parte della patologia stessa, e ti limiterà ancora di più nella tua vita quotidiana.

Step 2: Provare ad aumentare il grado di attività fisica
Questo dipende fortemente dal grado dell’usura delle tue articolazioni. In ogni caso, quando l’artrosi non è ancora ad un grado severo, prova a muoverti di più, senza farti limitare dal dolore. Anche solo camminare. Non devi farti fermare da esso, devi trovare il giusto equilibrio con lui.
Il male che hai deriva in parte dalla sensibilizzazione di quelle zone del corpo, che possono mandarti un segnale di dolore esagerato rispetto al vero problema di fondo. Leggi i nostri articoli nella sezione “il tuo dolore” per comprendere meglio questo concetto importante.
Non ci sono studi che dimostrino che un’attività fisica leggera o moderata porti ad una maggiore usura delle tue articolazioni, quindi, se devo scegliere, scelgo di muovermi.
Nel caso di artrosi alle mani, la questione può essere più complicata. E’ opportuno consigliarsi con un reumatologo.
2.1 Rimedi per l’artrosi in stadio avanzato
Indubbiamente un discorso a parte va fatto quando questa patologia si è fatta strada ormai già da parecchio tempo.
In questo caso starai giustamente dice: “bravo che mi consigli l’attività fisica, peccato che, dopo neanche 20 minuti che sono in movimento, sono costretto a fermarmi a causa del dolore”.
Hai perfettamente ragione.
Dobbiamo riuscire a muoverci ma senza essere troppo pesanti sull’articolazione. Per te i rimedi principale sono i seguenti:
- Diminuire il peso. Anche i magri soffrono di artrosi, ma sicuramente meno. Togliere chilogrammi dalle articolazioni affette è uno dei rimedi più efficaci.
- Praticare attività fisica a basso impatto: nuoto, ginnastica in acqua,bici/cyclette. Queste sono le attività sulle quali il peso non incide significativamente, quindi fattibili sia in stadio avanzato di artrosi, sia in condizioni di peso eccessivo e obesità.
L’attività motoria, come vedi, rimane tra i rimedi più efficaci in ogni caso. Soprattutto a livello psicologico. Muoverti ti farà sentire meglio e alleggerirà tutte le altre cause che possono sfociare in dolore.
Se vuoi scoprire quali altri fattori contribuiscono al dolore leggi questa metafora.
Step 3. Chirurgia
Nel caso in cui l’artrosi abbia vinto la battaglia contro i trattamenti di tipo conservativo (riabilitazione, attività fisica, diminuzione di peso, ecc.), per nostra fortuna abbiamo la possibilità di ricorrere ad un intervento chirurgico.
Si possono limare le zone più rovinate, oppure sostituirle con delle protesi.
Le protesi d’anca e ginocchio sono tra gli interventi ortopedici più effettuati in assoluto. Vengono ormai considerati interventi di routine, ma ciò non vuol dire che siano delle passeggiate. La riabilitazione post intervento è molto importante e spesso si protrae per diverso tempo.
E’ anche fondamentale il livello fisico in cui ci si trova prima di sottoporsi all’intervento: I soggetti sedentari avranno molte più difficoltà rispetto a chi si fa operare partendo da una buona base fisica (e psicologica).
Quindi, giusto per ribadire l’ennesima volta, il livello motorio di un soggetto è importantissimo anche nel caso debba sottoporsi ad un intervento di protesi.
Concludendo
Ora puoi approfondire ciò che ti interessa personalmente, ti darò degli esercizi molto efficaci:
- L’artrosi è un fenomeno normale e naturale, di degenerazione progressiva della cartilagine, che avanza insieme all’età. E’ come i capelli bianchi: piano piano arrivano!
- Oltre all’età abbiamo altri fattori che incido sullo svilupparsi più rapidamente di questa condizione: peso, traumi, attività ripetitive/usuranti, e sedentarietà sono i più incisivi.
- L’esame diagnostico per certificarne la presenza è la radiografia, e il medico di riferimento è l’ortopedico o il fisiatra.
- Ci sono diversi livelli di gravità dell’artrosi. Se hai superato i 20 anni, sicuramente ce l’hai anche tu, solo che è ancora ad un grado ininfluente.
- I sintomi dell’artrosi sono per lo più meccanici e legati al movimento. Attento a non confonderla con l’artrite!
- Sebbene la ricerca stia avanzando in questo settore, ancora non è stata trovata una terapia per far riformare la cartilagine.
- I rimedi che puoi attuare subito sono sia di carattere fisico ma anche psicologico! Non sempre il dolore è proporzionato al danno che c’è all’interno, quasi sempre viene aggravato da credenze sbagliate che abbiamo del nostro corpo.
- La chirurgia è l’ultima opzione nel caso i trattamenti di tipo conservativo non siano stati sufficienti. Anche in quel caso, arrivare all’intervento “allenati” è utilissimo per una buona riuscita dello stesso ed un veloce recupero!
Per qualunque domanda scrivimi pure nei commenti o su facebook.
Prendi iniziativa,
La salute è nelle tue mani.
Riferimenti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31192807
https://bmjopen.bmj.com/content/9/9/e030060
https://academic.oup.com/rheumatology/article/57/suppl_4/iv1/4975696
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/art.24674
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31484634

Antongiulio Vernacchio
Fisioterapista, fondatore di Fisioditestesso.com
Idrokinesiterapista, operatore certificato Rieducazione Posturale Globale, operatore certificato in Strain Counterstrain – tecnica Jones.
Personal trainer, certificazione TRX.
Da sempre appassionato di movimento a corpo libero, in tutte le sue forme, cercando il divertimento.
Seguo persone di ogni età e con le più svariate patologie cercando di accompagnarle ad una miglior comprensione della propria condizione, del proprio dolore, e per dargli gli strumenti giusti per cambiare in meglio.
Contatti: info@fisioditestesso.com